A Calatafimi-Segesta la costruzione di un impianto a biomasse è stata bloccata sul nascere per il parere contrario dell'Amministrazione Comunale e degli Enti locali coinvolti nell'iter autorizzativo, i quali hanno sottolineato la pericolosità di questo tipo di impianti per la salute umana e per l'ambiente, nonché gli effetti negativi per l'economia locale.
Questa è una dimostrazione lampante di quanto gli Amministratori lungimiranti possano contribuire in modo determinante e preventivo a tutelare i cittadini e gli interessi della comunità, anziché quelli - puramente economici - dei privati.
Auspichiamo che casi come quello di Calatafimi-Segesta non restino vicende isolate di buona amministrazione, ma servano di esempio per tutti.
Di seguito, il testo integrale dell'articolo (che può essere letto anche a questo link).
Calatafimi-Segesta: rigettato il progetto della centrale di biomassa
Si è svolta oggi 9.12.2011 presso l’Assessorato regionale
dell’energia e dei servizi di pubblica utilità la conferenza dei servizi
per l’esame del progetto di una centrale a biomasse da costruire nel
territorio del Comune di Calatafimi-Segesta.
Il Consiglio comunale si era espresso lo scorso 6 dicembre con parere
contrario alla realizzazione dell’impianto motivando la decisione con
una dettagliato esame del progetto.
L’amministrazione ha sottolineato il pericolo che un impianto a
biomassa può generare sia per l’ambiente che per la salute pubblica e
per le implicazioni dirette ed indirette che tale impianto potrebbe
provocare a tutta l’economia turistica, artigianale, industriale ed
agroalimentare della comunità calatafimese ed al suo patrimonio storico
ed artistico.
Stamani è stato quindi esaminato il progetto. Considerato il parere
contrario del Comune di Calatafimi-Segesta, a cui si sono associati di
seguito altri Enti e complimentandosi con le motivazioni espresse
dall’amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco Ferrara,
l’assessorato ha chiuso la conferenza rigettando il progetto presentato
da un privato.
Una grande vittoria per noi tutti, per gli amministratori che si
impegnano nei percorsi di tutela ambientale e che hanno a cuore il loro
territorio e la salute dei cittadini.
Oggi è una grande giorno per chi lotta per la difesa della nostra terra.
Soddisfatta l’ass. Rifiuti Zero Trapani, che ribadisce il pericolo
degli impianti a combustione di biomasse, inceneritori camuffati che
nascono come forni per bruciare legname e rifiuti organici ma che
presto possono trasformarsi in veri e propri inceneritori di rifiuti
industriali e speciali.
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