mercoledì 9 maggio 2012

RIUNIONE RICORSI E MALE LINGUE

Ad oggi non è ancora possibile sapere se l'11 Ottobre 2012 sarà fissata l'udienza di merito anche per il ricorso promosso dal Comitato.
Ricordiamo che a fine Marzo era stata presentata dal nostro legale "istanza di riunione dei ricorsi" al fine di poter anticipare il giudizio del TAR anche riguardo le ragioni esposte dal Comitato nel proprio ricorso (infatti l'11 Ottobre è già in calendario l'udienza per la discussione di merito sul ricorso promosso dalla Sig.ra Minozzi e dalla ditta MBE contro gli atti di annullamento e archiviazione di Comune e SUAP).
Indicativamente possiamo dire che entro 60 gg (a ritroso) dall' 11 Ottobre si dovrebbe sapere se anche l'udienza relativa al nostro ricorso sarà fissata per la stessa data.
Nel frattempo vorremmo rassicurare tutti i membri del Comitato, ed in particolare i 26 firmatari del ricorso promosso dal Comitato, in relazione ad alcune voci messe in giro "ad arte" da qualche bizzarro personaggio che forse dovrebbe dedicarsi a "gare di burlesque" anziché farci perdere tempo spaventando la gente con notizie non vere. Più precisamente vorremmo ribadire che i firmatari del ricorso al TAR promosso dal Comitato, come anche i firmatari della petizione contro la costruzione dell'inceneritore NON devono pagare 5 milioni di Euro di danni alla ditta proponente. Come già spiegato più volte nelle precedenti assemblee generali, i cittadini, firmando il ricorso al TAR, si sono semplicemente rivolti ad un Ente superiore preposto, il TAR appunto, per chiedere di verificare la legittimità di atti che avrebbero consentito la costruzione dell'inceneritore ma sono stati prodotti da altri Enti (in questo caso specifico dal Comune di Serramazzoni e dal SUAP della Comunità Montana del Frignano). I semplici cittadini non hanno il potere di cagionare alcun danno alla ditta proponente poiché gli atti (sia quelli autorizzativi originali, sia quelli successivi di annullamento/archiviazione) non sono stati prodotti dai cittadini ma appunto dal Comune e dal SUAP. Il fatto che la ditta proponente scriva nel proprio ricorso: "Tali danni dovranno quindi essere rifusi dagli enti convenuti (Comune e Suap ndr), in solido con il Comitato Civico, ... " non significa che debbano pagare i cittadini del Comitato. Della serie: "domandare è lecito, rispondere è cortesia". Noi cittadini rispondiamo semplicemente che i danni non si possono chiedere ai proponenti di un ricorso al TAR, perché l'oggetto del contendere è semplicemente la legittimità degli atti prodotti da determinati Enti, quindi, che se la prendano esclusivamente con gli Enti che tali atti hanno prodotto.
Duole dirlo, ma, nella malaugurata ipotesi in cui il nostro Comune dovesse essere condannato dal TAR a pagare dei danni alla ditta proponente perché prima ha rilasciato degli atti e poi li ha annullati, alla fine pagherebbero sempre i cittadini (anche se le ruspe, che hanno scavato il buco ancora sotto gli occhi di tutti, non le hanno certo volute i cittadini di San Dalmazio)!

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