COMUNICATO DELLA PROVINCIA DI MODENA
Comunicato stampa N° 373 del 22/5/2012
CASTELVETRO, IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE INALCA
PER CONFERENZA DEI SERVIZI NON RISPETTA LE NORME UE
L'impianto di termovalorizzazione dell'Inalca di Castelvetro non è conforme alle norme europee e alle norme urbanistiche quindi non può esser realizzato. Lo ha stabilito la Conferenza dei servizi della Provincia di Modena riunita martedì 22 maggio per realizzare la Valutazione dell'impatto ambientale e l'analisi sulla fattibilità della proposta della ditta.
La Conferenza, composta da tutti i soggetti interessati, ha chiarito che i regolamenti europei non consentono la realizzazione di impianti di questo tipologia in quanto tuttora non riconosciuta dalle autorità sanitarie.
Inoltre le informazioni fornite dalla ditta sulle emissioni sono state giudicate dalla Conferenza non complete al fine di esprimere un giudizio.
Resta aperto un aspetto relativo alla lavorazione preventiva della carne che sarà deciso in una prossima seduta della Conferenza, ma il parere negativo alla sua combustione resta confermato.
Il progetto prevedeva la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica e termica da biomasse di origine animale, di una potenza pari a 5 megawatt elettrici e 5,7 megawatt termici
COMUNICATO DEL COMITATO NO IMPIANTO BIOMASSE INALCA
Il Comitato No Impianto a Biomasse Inalca esprime
soddisfazione per lo stop dato dalla Provincia alla realizzazione del
cosiddetto termovalorizzatore di Castelvetro.
Rimane vigile al fine di monitorare l’evoluzione del
progetto Inalca e di altri che dovessero costituire sul territorio pericolo per
la salute pubblica e ambientale e danno per la qualità di vita dei cittadini.
In particolare esprime preoccupazione per l’idea di un “polo
energetico” che sorgerebbe nel Comune di Castelnuovo Rangone , con il rischio
che tale territorio possa divenire un “collettore” di scarti animali o altro,
andando a peggiorare la qualità ambientale
già fortemente compromessa.
Continuiamo a ritenere assurdo che per diminuire le
emissioni di CO2 da fonti fossili, si progetti di immettere nell'ambiente ogni anno centinaia di tonnellate di
inquinanti ben più pericolosi, in una
zona che per costituzione orografica è soggetta a uno scarso ricambio d'aria ed
è già caratterizzata dalla presenza di industrie inquinanti.
Per quanto sopra esposto, il Comitato crede che non sia
opportuno in questa zona installare impianti a biomasse/biogas. Si riserva
pertanto di continuare la propria azione
in questa o altra forma associativa affinché
gli Amministratori Pubblici si adoperino per la tutela della salute .
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