lunedì 10 ottobre 2011

TRE DOMANDE - IL COMITATO RISPONDE CON IL RICORSO AL TAR

QUESTO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO INVIATO DAL COMITATO ALLA "GAZZETTA DI MODENA", PUBBLICATO DOMENICA 9 OTTOBRE 2011 (L'ARTICOLO SI PUO' LEGGERE QUI)

"Il Comitato Tutela Salute e Ambiente di San Dalmazio, in relazione alle dichiarazioni fatte dall’Assessore Sabina Fornari sulla “Gazzetta di Modena” del 2 ottobre u.s. e alle precisazioni contenute nella lettera di Giorgio Molinari ripresa nell’articolo della stessa “Gazzetta” del 7 ottobre u.s., rivolge all’Assessore e ai lettori alcuni quesiti. 

Perché l’Assessore distorce il senso di una sentenza e la strumentalizza sulla stampa, per accusare il Comitato di non collaborare con l’Istituzione alla risoluzione del problema comune, quando, al contrario, è stato fatto tutto il possibile per trovare una soluzione rapida ed efficace, anche fornendo e mettendo a disposizione, come riconosciuto pubblicamente dagli stessi amministratori, i risultati dell’intensa attività istruttoria svolta dai tecnici del Comitato stesso? 

Perché l’Assessore, nonostante i ripetuti solleciti rivolti dal Comitato all’Amministrazione affinché essa compisse l’unico atto decisivo e risolutivo, volto a bloccare definitivamente l’impianto (ossia l’accoglimento dell’istanza di autotutela redatta con il sostegno dell’avvocato Giorgio Fregni), non ha accolto questa richiesta, unica via rapida e sicura per ottenere il risultato atteso? 

Perché l’Assessore parla di una sospensione “fino alla chiusura del procedimento di verifica di legittimità e conseguente provvedimento di annullamento”, quando il provvedimento di annullamento non è affatto “conseguente”, ma semmai solo eventuale, dal momento che, se nei fatidici 60 giorni che ha a disposizione, l’imprenditore fornisse tutta la documentazione necessaria e gli enti preposti a valutarla la trovassero conforme, il SUAP dovrebbe concludere che la DIA è approvata, dando quindi il via alla costruzione dell’impianto? 

Si sarebbe potuti pervenire in tempi brevi a una risoluzione certa della vicenda, se il Comune avesse espresso parere negativo sulle questioni di natura urbanistica di propria competenza, come più volte chiesto dal Comitato con atti ufficiali regolarmente protocollati: così non è stato. 

Ad oggi siamo appesi al filo di una sospensiva di breve durata e non abbiamo alcuna certezza che l’impianto non venga costruito.  E’ di questo risultato che l’Amministrazione Comunale di Serramazzoni va fiera e di cui si dovrebbe rallegrare il Comitato?  


Il Comitato risponde facendo ricorso al TAR".

5 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=YFcylYe_4qY

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  2. Concordo. Ma, come al solito, andiamo oltre le apparenze: l'incompetenza delle poltrone che contano non è casuale, bensì è funzionale al sistema. Per questo è verissima la conclusione: la casa va smontata, mattone dopo mattone.

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  3. E purtroppo c'è anche da dire che spesso si prefigurano come finti impianti a biomasse... http://www.youtube.com/watch?v=z12dHSOeXZI&feature=channel_video_title

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  4. Infatti. Anche dell'impianto di San Dalmazio si è detto e letto più volte che avrebbe prodotto biogas! C'è una confusione paurosa, alimentata ad arte, perché comunque offre un alibi a molti.

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