martedì 30 agosto 2011

COMUNICATO STAMPA


Pubblichiamo il testo del comunicato che il Comitato ha inviato ai quotidiani locali, apparso il 30 agosto su ‘il Resto del Carlino’ e ‘L’informazione’:

Il Comitato Tutela Salute e Ambiente di San Dalmazio, in relazione a quanto apparso sui giornali in questi giorni riguardo il gassificatore/inceneritore che dovrebbe sorgere nella frazione di Serramazzoni, intende fornire alcune precisazioni.
L'impianto in questione deve essere chiamato, in maniera più chiara e diretta, inceneritore, non per una scelta del nostro Comitato, ma perché così dice la legge (Dlgs. 11 maggio 2005 n. 133, art. 2, comma 1), trattandosi di un impianto che utilizza la gassificazione a temperature medio-basse (circa 400°C) e trasforma i materiali di partenza in SYNGAS e CENERI. Purtroppo non riusciamo a capire come mai il costruttore dichiari sui giornali che l'impianto brucerà solo biomassa, quando invece dalla relazione tecnica generale del progetto che la stessa ditta ha presentato (protocollata in Comune a Serramazzoni con n. 7756 del 03-07-2010, a firma Ing. Daniele Zanni) si riporta l'elenco completo dei materiali che possono essere trattati termicamente dall'impianto: rifiuti solidi urbani indifferenziati, frazione organica da rifiuti urbani, biomassa, materiali residui da confezionamenti, rifiuti industriali, scarti industriali ed agricoli, pneumatici e plastiche, rifiuti ospedalieri, scarti di macellazione.
Un’altra relazione, protocollata al SUAP con n. 6028 in data 18-11-2010 (a firma della Sig.ra Stefania Minozzi), riporta la tipologia ed il contenuto massimo di inquinanti nella materia in ingresso, tra cui troviamo: piombo, cadmio, cromo, mercurio, arsenico, antimonio, diossine e furani. Sul nostro blog (http://comitato-sandalmazio.blogspot.com/) i cittadini possono trovare l'elenco completo.
E’ fondamentale precisare che questo tipo di impianto è sperimentale: la ricerca su queste nuove tecnologie è in fase iniziale e in Italia esiste un unico precedente, quello dell’impianto progettato a Peccioli, in provincia di Pisa, che peraltro è stato collocato dentro una discarica, non in prossimità di un paese e di una scuola, non certo su un territorio agricolo adibito prevalentemente alla produzione di foraggi da destinare all’allevamento di bovini da latte.
La provincia ha già rigettato la domanda di costruzione dell'impianto in data 13-01-2011. Nonostante questo e nonostante mancassero anche alcuni documenti per la movimentazione terra, i lavori sono iniziati comunque, con l’aggravante che nessun ente pubblico ha ritenuto di informare la comunità di quanto stesse accadendo. Questo fatto è molto grave, perché, lo ripetiamo, dai materiali che vengono descritti nelle relazioni riteniamo che si tratti di un impianto di smaltimento rifiuti a pochi passi dal centro del paese e da una scuola. Non vogliamo che, per l’interesse di un privato, si rischi di mettere a repentaglio la salute di tutti.
Per tutti questi motivi ci opporremo con tutti i mezzi leciti a questo impianto e ad altri simili che potranno sorgere nei nostri territori. Va detto che, da quando il nostro Comitato si è costituito e ha intrapreso azioni per sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica, solo allora l'Amministrazione ha dichiarato di essersi "messa dalla parte dei cittadini" e di essere contraria all'inceneritore, senza però che si sia registrato alcun atto concreto volto a contrastarne la realizzazione: fino ad oggi l’Amministrazione si è limitata a rilasciare dichiarazioni ai giornali.
Noi ci impegneremo con tutte le nostre forze per tutelare la Salute e l’Ambiente: l'Amministrazione, se è veramente dalla parte dei cittadini, deve dimostrarlo nei fatti. Vogliamo la assoluta certezza che impianti di questo tipo non vengano costruiti nel nostro territorio.

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