venerdì 30 settembre 2011

RESOCONTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29-09-2011

Come preannunciato dall'Amministrazione Comunale di Serramazzoni, il Consiglio Comunale ieri sera ha votato la proposta di inserire una variante alle norme tecniche di attuazione relativa alla distanza minima di 2 km dai centri abitati e dalle singole abitazioni, per istituire una misura di tutela e impedire la costruzione di nuovi impianti a biomasse.

Tale variante, votata dalla maggioranza e pertanto già esecutiva in regime di salvaguardia, dovrà comunque seguire l'iter previsto ed essere approvata anche dagli altri enti di competenza (fra cui la Provincia): fino a quel momento, la variante può essere assimilata a un'ennesima sospensione e non si ha dunque nessuna certezza circa il fatto che il provvedimento mantenga la sua efficacia.

I consiglieri dell'opposizione si sono riservati di votare la variante dopo la discussione e la redazione di un testo più articolato, elaborato tenendo conto dei diversi soggetti coinvolti, fra cui rappresentanti delle associazioni ambientaliste, degli agricoltori, del Comitato (che darà il proprio contributo nei trenta giorni previsti dalla legge, durante i quali sarà possibile fare osservazioni).

Duole aver dovuto constatare che l'assessore Cottafavi si sia allontanata dal Consiglio proprio nel momento in cui stava per essere affrontato il tema più delicato e vicino alle problematiche connesse al suo ufficio, così come si deplora il fatto che l'assessore all'urbanistica abbia affrontato pubblicamente una questione privata, di cui peraltro è stata fornita una interpretazione fuorviante, spacciandola per di più come azione del Comitato.
In sintesi, l'assessore Fornari ha informato i presenti di aver ricevuto dal legale del Comune, avvocato Della Fontana, la notizia della "bocciatura" del ricorso al TAR avanzato da un privato cittadino, approfittando dell'occasione per ammonire il Comitato a seguire il consiglio di procedere in accordo con l'Amministrazione (desistendo da iniziative proprie) e per rivendicare il ruolo determinante da essa svolto nel bloccare il progetto.
Intendiamo precisare che, in primo luogo, il ricorso non è stato bocciato, ma semplicemente, come di prassi, il TAR non ha concesso la sospensiva perché sono già in atto quelle poste dall'Amministrazione; in secondo luogo, le iniziative di un privato cittadino non possono e non devono essere confuse con quelle del Comitato; in terzo luogo, è legittimo chiedersi se l'Amministrazione avrebbe compiuto tutti i passi successivi se, nella serata del 4 agosto, non fosse sorta l'idea di costituire un Comitato per tutelare tutti coloro che si sono sentiti abbandonati dall'istituzione e se i cittadini in prima persona non avessero dedicato, con passione e abnegazione, tante energie, tempo e risorse a un percorso che, forse, sarebbe toccato ad altri intraprendere. O, meglio ancora, che sarebbe stato possibile EVITARE, se fossero state compiute altre scelte da parte dell'Amministrazione.

Il Comitato, pur apprezzando lo sforzo compiuto dall'Amministrazione per tutelare territorio e cittadini rispetto ad eventuali altri progetti futuri, si rammarica di aver visto ancora una volta cadere nel vuoto l'unica richiesta avanzata in merito alla questione esistente, ossia quella di bloccare SUBITO questo impianto, definito dallo stesso Sindaco Ralenti "nocivo per la salute", in modo da far fronte nell'immediato a un'urgenza contingente e reale.
A tutt'oggi non ci sono atti certi di annullamento, in grado di tranquillizzarci. Un percorso chiaro e lineare era stato indicato all'Amministrazione nella nostra istanza di autotutela e, a nostro avviso, su quella il Comune si sarebbe dovuto esprimere.
Non possiamo fissare scadenze ad hoc o imporne il rispetto, perché l'Amministrazione ha i suoi tempi: possiamo solo suggerire soluzioni, e la strada che avevamo indicato è un percorso diretto, più lineare rispetto a quella intrapresa dal Comune, la quale è sostanzialmente basata su sospensioni provvisorie, durante le quali può accadere che l'imprenditore riesca a produrre tutta la documentazione necessaria per proseguire i lavori.
Con una metafora, sarebbe come se ci fosse stato suggerito di prendere l'autostrada del Brennero per arrivare a Roma: possibile, ma complicato e tutt'altro che sicuro. Vogliamo fare questo salto nel vuoto? Vogliamo abbandonare la via della certezza per affidarci alle intenzioni e alle supposizioni dell'Amministrazione, a una strategia che si basa non su fatti certi, ma su ipotesi?

Il Comitato dovrà rendere conto delle sue azioni alle tremila persone che lo sostengono e non può accettare rischi, temporeggiare o tentennare.
Essendo ormai trascorso un congruo lasso di tempo dalla presentazione dell'istanza di autotutela (periodo nel quale si è continuato a mantenere un dialogo con gli amministratori, producendo altresì ulteriore documentazione e sollecitando incontri e azioni concrete, nella speranza di ricevere una risposta positiva) e rilevando di non avere conseguito il risultato atteso, cui pure l'Amministrazione continua a dichiarare di tendere, il Comitato si ritiene libero di agire nei modi che riterrà idonei al raggiungimento dello scopo.

6 commenti:

  1. Basta! Il comune ci ha stancato!!
    Fermiamo l'Impianto!!!!!

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  2. La lotta dura non ci fa paura!!!!!
    Hasta la victoria siempre. Patria o muerte

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  3. La forza dell'ideale: http://www.eurojump.com/sites/default/files/Tien%20An%20Men_0.jpg

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  4. http://www.bosettiegatti.com/info/norme/statali/codicepenale.htm#323

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  5. Innanzitutto "Bentornato all'anonimo!!!"
    Inoltre ... benvenuta "Francesca 2"
    si, perchè di francesca ce n'era una anche prima (CHE SONO IO): credo che anche se il nome è lo stesso, si legga benissimo che siamo due persone diverse. Nei miei commenti mi sono sempre tenuta su toni educati che non avevano alcun intento di istigare alla "lotta", ma piuttosto erano osservazioni per invitare a riflettere e a opporsi a un progetto che non era sostenibile (anche dalle parole del sindaco su Telestudio, l'amministrazione ha detto che esso è NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI)
    comunque, per dovere di ospitalità, lascerò che la "nuova francesca" continui a usare il suo nome, mentre io troverò un altro identificativo. Diciamo che per fare questo mi prendo il weekend, quindi fino a lunedì la sottoscritta non pubblicherà più commenti. Se una francesca commenterà, sarà l'altra.
    buona domenica a tutti

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  6. Visto che stiamo raggiungendo i 12000 contatti unici, al fine di rendere la discussione sempre più costruttiva ed efficace, abbiamo deciso di modificare il regolamento del blog: d'ora in poi, per commentare i post sarà necessario registrarsi come "membri del blog".

    Grazie a tutti per la collaborazione!

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